Siargao è un’isola a sud-est di Manila e nel paese è considerata la capitale del surf grazie al suo famoso break Cloud 9 conosciuto in tutto il mondo.
Uno dei motivi principali della nostra tappa a Siargao è stato proprio questo: avevamo voglia di fare un po’ di surf e di visitare un’isola con delle vibes che solo i posti in cui si pratica questo sport si possono trovare.
Così la verdissima e hippie Siargao ha rappresentato la prima tappa del nostro viaggio nelle Filippine (qui trovi il nostro itinerario nelle Filippine).
Indice
Come raggiungere Siargao?
Abbiamo raggiunto Siargao da Manila con un volo interno di Philippine Airlines (acquistare il volo in anticipo fa sicuramente risparmiare qualcosa ma toglie moltissima flessibilità, noi abbiamo prenotato il giorno prima verificando anche le condizioni meteo).
Dall’aeroporto, che è piccolissimo e spettacolare (il solo atterraggio in mezzo alla foresta di palme vale l’intero viaggio), abbiamo preso un taxi condiviso al prezzo di circa 5 euro a testa (300 pesos) fino al nostro primo hotel a General Luna.
Come muoversi?
Per muoversi a Siargao serve un mezzo.
Le strade di notte sono buie e le distanze tra i centri abitati non sono brevi.
Per questo noi abbiamo affittato un motorino al prezzo di circa 7 euro (450 pesos) al giorno.
Per farlo è facilissimo: basta chiedere ai propri host o negli hotel.
In giro si vedono tantissimo anche i tuk tuk filippini: sono delle moto con una cabina agganciata lateralmente per poter trasportare i passeggeri!
Si trovano ovunque nelle zone turistiche e da quello che ho visto sostituiscono benissimo i taxi e i più moderni Uber e Gojek che si trovano nelle grandi città del sud-est asiatico.
Dove alloggiare?
Dalla mia esperienza, i principali centri e anche le zone servite con hotel, ristoranti e negozietti locali sono General Luna e Cloud 9.
Noi abbiamo scelto General Luna e abbiamo alloggiato in due diverse sistemazioni:
- Yama Apartments molto spartano ma super consigliato perché si trova proprio sulla spiaggia.
- Palaka Resort un po’ più nuovo e curato, senza vista mare ma con una bel giardino verde (occhio alle zanzare) e una piscina in cui è prevista anche la possibilità di fare la prima lezione di scuba diving.
Cosa fare?
Come accennato prima, abbiamo inserito Siargao nel nostro itinerario per praticare un po’ di surf: dedicando quasi tutti i giorni trascorsi sull’isola a questa attività non abbiamo avuto il tempo, e neanche le energie, per delle escursioni nell’entroterra.
In ogni caso, oltre alle attività sportive, non solo surf e diving ma anche SUP nella laguna e un wake park attrezzato, ci era stata consigliata una gita in motorino nella parte centrale dell’isola per visitare la Tayangban cave e il fiume Maasin e arrivare fino alla parte più a nord dove si trovano le cascate Tak Tak e la spiaggia Pacifico, Alegria Beach e Santa Monica.
La sera, invece, ci si rilassa con una cena tranquilla in uno qualsiasi dei ristoranti a Cloud 9 o General Luna e ci si gode un cocktail senza pretese in uno dei tanti locali che fanno musica dal vivo in un’atmosfera conviviale e leggera di divertimento semplice.
Un paio di posti carini dove pranzare o cenare che abbiamo provato e che consiglierei sono:
- CEV per assaggiare una buona ceviche anche in versione vegetale
- Dao Chaw ristorantino cinese con piatti Thailandesi nel menu e sushi la sera
Considerazioni finali
In questi giorni trascorsi a Siargao ho percepito l’approccio alla vita del popolo filippino: molta calma e anche relax nelle attività quotidiane. Se hai un problema ti aiutano a risolverlo ma con il loro tempo.
Ho notato che l’isola è una destinazione turistica anche per i filippini, inoltre, è una delle mete più gay friendly che ho visitato in questo viaggio nelle Filippine!
Aggiungo, infine, che si vede che l’isola non è organizzatissima per gestire troppo turismo (non è assolutamente affollata come altre zone delle Filippine è anche questa la parte che ho preferito!).
Ad esempio, non è quasi mai possibile pagare con la carta, il wi-fi non è sempre disponibile e ci sono frequenti blackout che lasciano al buio le cittadine diverse volte al giorno, già queste poche cose di per se farebbero impazzire l’occidentale medio!
Per concludere, a Siargao abbiamo trovato un clima molto bello e rilassato e sono sicura che è così anche per chi non è interessato al surf con i suoi locali sempre pieni di gente pronta a divertirsi e la musica dal vivo ogni sera, le spiaggette di sabbia piccole e non affollate e le cascate nell’entroterra.
A noi sicuramente ha lasciato tanta spensieratezza e pace.
Grazie per questa attenta descrizione, da quello che hai scritto si percepsice l’atmosfera rilassata del posto!
Foto fantastiche come sempre
Ciao!
È da un po’ che non ti leggo. Hai una voglia di viaggiare che diventa contagiosa 😍
Ps: pazzesco l’appartamento sulla spiaggia!