Bahamas: Nassau e Ocean Cay

Dove andare in vacanza quando hai due compagne di viaggio molto pigre che solitamente partono con 20kg di valigia in stiva e vogliono solo rilassarsi?!

La questione sta volta era abbastanza complicata.

Dopo ricerche e ricerche e loro utili pareri del tipo: “andiamo dove vuoi…” con una decina di però e ma al seguito, sono riuscita a trovare una soluzione che accontentasse tutte: crociera alle Bahamas.

E così, tra americani ubriachi barcollanti, bambini urlanti e chef italiani costretti a friggere patatine e arrostire hamburger tutto il giorno abbiamo fatto la nostra prima crociera con una nave italiana in acque americane.

L’esperienza in crociera e MSC Meraviglia

Da diversi anni viaggiamo con MSC Crociere per l’Europa, per questo motivo conosciamo molto bene questa compagnia italiana ma non avevamo mai fatto un viaggio intercontinentale con loro.

L’esperienza su una nave da crociera per me è sempre stata molto bella nonostante non sia il tipo di vacanza che rispecchia il mio modo di viaggiare.

Ammetto che non mi ha mai delusa perché mi permette, quasi ogni anno, di trascorrere del tempo di qualità insieme alla mia famiglia.

A mio parere MSC offre veramente un’esperienza unica e rilassante! Tutto è curato nei particolari, tutto lo staff  è eccezionale e ogni istante è davvero fatto vivere in maniera preziosa.

Da viaggiatrice con zaino in spalla, ostelli, hotel economici e spostamenti improvvisati e con qualsiasi mezzo, considero la crociera a tutti gli effetti un mio guilty pleasure (come la pizza con l’ananas e il caffè allungato con l’acqua).

La crociera è una bella vacanza rilassante in cui si riesce a staccare il cervello per una settimana intera!

Ovviamente è importante tenere a mente che non è sempre possibile visitare tutto ciò che si vorrebbe nelle città in cui la nave attracca, molto spesso i tempi sono stretti e, a mio parere, si riesce a cogliere molto poco l’essenza del posto.

Da questo punto di vista è un’esperienza meno autentica rispetto a quella che considero io un viaggio.

La nave: MSC Meraviglia

Per quanto riguarda la nave, noi abbiamo viaggiato con MSC Meraviglia.

Si tratta di una nave abbastanza nuova (varata nel 2015), ha una Promenade interna con bar e negozietti, il casinò, il teatro, diversi bar e ristoranti tematici e i ponti alti con i buffet e le aree all’aperto.

MSC Meraviglia

MSC e l’ambiente

Per coerenza personale non potevo tralasciare l’aspetto ambientale.

Le crociere, si sa, inquinano gli oceani e non solo.

La scelta di intraprendere una vacanza del genere deve tenere in considerazione questo fattore (non che i voli siano ecologici!).

Aggiungo, quindi, che spesso mi sento in colpa a viaggiare su un colosso del genere in pieno oceano.

A mia discolpa, e di MSC anche, voglio segnalare che la compagnia si sta impegnando moltissimo negli ultimi anni a ridurre l’impatto delle sue navi sull’ambiente annunciando di voler diventare una compagnia ad emissioni zero entro il 2050.

Inoltre, di recente è stata varata la prima nave sostenibile della flotta MSC Euribia (lascio qui il link per i dettagli).

Organizzazione

Dal punto di vista organizzativo non c’è molto da dire, prenotando una crociera faranno tutto loro: dall’itinerario agli intrattenimenti a bordo.

È molto importante controllare i documenti richiesti nei paesi in cui la nave attraccherà e organizzare gli spostamenti di andata e ritorno verso il porto di imbarco e di sbarco.

Nel nostro caso ho prenotato la crociera direttamente tramite il sito della compagnia e ho acquistato in autonomia il volo per New York per arrivare qualche giorno prima e visitare la città (qui il nostro itinerario di tre giorni nella grande mela).

Se è la prima crociera potete contattare il call center e vi aiuteranno in tutto: MSC offre la possibilità di prenotare il volo (ma solo nel caso di viaggi intercontinentali) tramite loro.

Budget

Per quanto riguarda i prezzi, volendo risparmiare è sempre meglio prenotare last minute (o last second) sperando nella cancellazione di qualcun’altro, anche se questo richiede moltissima flessibilità.

Da una crociera dell’anno precedente avevamo ricevuto un buono sconto del 15% a causa di un loro disservizio e, per una cabina con balcone ad un piano alto e tripla (letto matrimoniale e divano letto entrambi comodissimi), abbiamo speso circa 600 euro a testa escluse le bevande.

Non abbiamo ritenuto conveniente fare un pacchetto bevande, ma sono sempre disponibili e prenotandoli prima della partenza e si risparmia un po’.

Lo stesso vale per le escursioni a terra: abbiamo preferito essere libere e visitare quello che avevamo voglia senza vincoli di orari e posti, anche in questo caso ci sono moltissime opzioni offerte dalla compagnia, dalle visite alle città alle esperienze in barca e snorkeling.

Considerando il costo sostenuto per il volo per New York (circa 450) e la crociera esclusi gli extra (che comunque non hanno superato i 200 euro a testa) abbiamo speso sui 1200 euro partendo a Maggio.

Itinerario di 7 giorni

Giorno 1 -Partenza da New York dal porto di Brooklyn:

Dopo aver visitato autonomamente Manhattan per tre giorni (qui il nostro itinerario) ci siamo godute la partenza dal balcone della nostra cabina e abbiamo salutato la statua della libertà da lontano.

Giorno 2 – Navigazione

Giorno 3– Port Canaveral (Orlando)

Port Canaveral

Port Canaveral e la cittadina Cape Canaveral si trovano a circa 3h di macchina da Orlando.

Le zone limitrofe al porto non offrono molto da visitare e abbiamo preferito non raggiungere Orlando per il poco tempo a disposizione.

Comunque sono sufficienti a far assaporare un po’ di spirito americano: bandiere ovunque, strade enormi e macchine con delle ruote alte quasi quanto una persona.

Port Canaveral

Prendendo un Uber all’uscita del porto (consiglio di prenotarlo prima che tutti sbarchino o aspettare che la folla diminuisca perché i prezzi con l’alta domanda aumentano sensibilmente) abbiamo raggiunto Cocoa Beach che è la spiaggia più vicina con un bel molo in legno che ci ha ricordato le ubriacature di Marissa Cooper e le risse in spiaggia di the OC.

Cocoa Beach

Con una breve passeggiata a piedi abbiamo visitato la zona accanto alla spiaggia e bevuto 3 litri di limonata (porzione singola americana) in un pub a caso.

Cocoa Beach

Per gli appassionati è interessante sapere che a Cape Canaveral c’è il John F. Kennedy space center il centro spaziale della NASA da cui nel 1969 è partito Neil Armostrong per il primo allunaggio. 

Oggi viene usata come base di lancio anche da Elon Musk per i suoi veicoli spaziali.

È possibile visitare il centro della NASA e per tutti i dettagli rimando al sito ufficiale.

Port Canaveral

Giorno 4– Bahamas Nassau

Nassau

Il quarto giorno raggiungiamo finalmente l’arcipelago delle Bahamas.

Entrare nel porto di Nassau è spettacolare! La nave si immerge quasi nella cittadina, ai lati palazzi e super ville e spiagge paradisiache.

Nassau dal porto

Abbiamo dedicato la mattinata ad un po’ di snorkeling accompagnate da due guide del posto insieme ad altri turisti.

Lo snorkeling un po’ mi ha delusa, avevo delle aspettative molto alte e speravo di vedere anche delle tartarughe, purtroppo non è stato così ma potrebbe essere dovuto alla zona in cui siamo state.

Dopo un pranzo veloce in nave (il porto di attracco è vicinissimo al centro, ed è assolutamente comodo tornare in nave e pranzare se si ha abbastanza tempo) nel pomeriggio abbiamo visitato la cittadina di Nassau interamente a piedi.

La via principale si chiama Bay Street, è piena di boutique di lusso che sembrano stonare un po’ con le vibes dell’isola.

Nassau

Proseguendo su questa via si raggiunge lo Straw Market, invece nelle vie interne c’è il particolare museo dei pirati!

Consiglio di perdersi un po’ a piedi per le coloratissime vie di Nassau, ogni angolo è stata una scoperta di edifici colorati e distillerie di rum.

Nassau

Ocean Cay reserve

Giorno 5– Bahamas Ocean Cay

Il giorno successivo la nave ha attraccato nella paradisiaca e da sogno Ocean Cay, l’isola di proprietà di MSC.

Ocean Cay

Un paio di curiosità sono d’obbligo per questa particolare isola.

In passato era un lembo di terra ridotto ad un cumulo di detriti e veniva usata come discarica. 

Ocean Cay è stata acquisita da MSC che con un progetto di ripristino voluto da MSC foundation (l’associazione MSC che si occupa delle tematiche ambientaliste) l’ha trasformata nel paradiso che è oggi.

Il progetto ambientalista ha visto e vede coinvolti diversi biologi e studiosi e consiste, tra le altre cose, nel ripristino della barriera corallina e della flora e fauna originale.

L’energia viene prodotta dai pannelli solari sparsi per l’isola e l’acqua viene riciclata!

Ocean Cay

Non è abitata se non da un ristrettissimo gruppo di persone (tutti di MSC, circa 30) che si occupano al 100% della cura di Ocean Cay.

Vi lascio il link della pagina ufficiale di Ocean Cay per saperne di più.

Per quanto riguarda la nostra impressione ci siamo ritrovate in un paradiso terrestre!

Una volta sbarcate ad Ocean Cay abbiamo notato che era come essere sulla nave dal punto di vista dell’animazione e intrattenimento ed è disponibile il buffet a pranzo.

Ocean Cay

Inoltre, è possibile dedicarsi a diverse attività sportive come la canoa, snorkeling (meglio portarsi maschera e boccaglio da casa, l’affitto costa 35 euro), SUP e tanti altri, o semplicemente rilassarsi all’ombra di una palma.

Ocean Cay

La sera, prima della partenza, abbiamo assistito allo spettacolo delle luci del faro molto suggestivo e anche questo rilassante, nei pressi del faro poi c’è il dj set per chi vuole scatenarsi, noi siamo tornate a fare quello che ci è riuscito meglio in questa vacanza: rilassarci.

Faro di Ocean Cay

Giorno 6 e 7– Navigazione

Giorno 8 – sbarco a New York (Brooklyn)

Giorni di navigazione

Nei giorni di navigazione siamo state un po’ sfortunate: abbiamo incontrato un brutto ciclone che in realtà è abbastanza normale in quel periodo dell’anno.

La nave si muoveva molto sebbene avesse rallentato tantissimo la velocità di navigazione e ci è stato chiesto di non uscire sui ponti esterni.

Nonostante ciò non ci siamo mai sentite in pericolo! Al rientro in italia abbiamo letto di una nave che nello stesso brutto tempo (era ormeggiata accanto a noi a Nassau e ha poi continuato, come noi, verso NY) ha avuto diversi problemi e si è allagata.

A parte questo inconveniente, nei giorni di navigazione ci sono diverse attività che possono essere fatte a bordo: dallo sport (c’è sempre una bella palestra attrezzata da Technogym, campi di calcio e tennis e tornei di calciobalilla) ai balli di gruppo a bordo piscina ed intrattenimenti vari.

Noi ci siamo dedicate alla nobile arte del relax in spa e leggendo un buon libro in uno dei tanti bar con poltrone comode.

2 commenti su “Bahamas: Nassau e Ocean Cay”

  1. Anche per me la crociera non rappresenta il mio modo di viaggiare, tuttavia mi sono ripromesso di farne almeno un’altra perché comunque ha innegabili lati positivi. Bellissimo racconto, scrivi in maniera pazzesca ❤️

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