Il selvaggio parco nazionale di Komodo e le isole di Rinca e Palau Padar si trovano nella parte più centrale dell’Indonesia tra Noussa Tengara Occidentale e Nousse Tengara Orientale.
Per intenderci, distano dall’isola di Bali più di 500 km in linea d’aria.
Se si fa base a Bali o Lombok è sicuramente il caso di organizzarsi un minimo per raggiungere questa parte un po’ più selvaggia dell’Indonesia. Qui puoi trovare l’itinerario del mio viaggio in Indonesia.
Indice
Komodo National park
Del nostro improvvisato itinerario avevamo pochissime certezze e ancora meno tappe prestabilite, ma ero certa di voler visitare l’isola di Komodo.
Certezza che ho visto quasi sfumare perché, proprio nel periodo in cui mi trovavo nel paese, è scoppiata una protesta locale a causa dell’aumento, indetto dal governo indonesiano, della tassa di ingresso al parco nazionale di Komodo (da pochi euro a più di 200).
Fortunatamente la ruota ha girato in poco tempo e, a seguito di scioperi e proteste, il governo ha deciso di mantenere la tassa invariata fino al 2023.
Tutto è bene quel che finisce bene, alla fine siamo riusciti a raggiungere questo posto incredibile e indimenticabile, dai paesaggi verde smeraldo, il mare azzurro e le spiagge rosa.
Come raggiungere Komodo partendo da Bali?
Per arrivare a Komodo ho fatto tappa a Labuan Bajo nell’isola di Flores, è da lì che è comodo intraprendere il viaggio in barca verso il parco nazionale. Per arrivarci ho preso un volo interno da Denpasar (Bali) con la compagnia area indonesiana City Link.
L’aeroporto di Labuan Bajo è vicinissimo al paese e quindi molto comodo da raggiungere in taxi- all’uscita dall’aereoporto troverete la folla di taxisti pronti ad offrirvi un passaggio…alcuni possono essere molto insistenti.
Già il volo di per se è uno spettacolo per la vista, dall’alto è possibile vedere chiaramente l’arcipelago delle isole e diversi atolli, i colori sono pazzeschi.
Labuan Bajo e le escursioni verso il parco nazionale di Komodo
Labuan Bajo è stata una piacevole sorpresa, è un piccolo villaggio portuale che si estende anche in altezza su una collina, da alcuni locali situati più in alto si può godere del panorama sul villaggio e sul mare che di notte è illuminatissimo grazie alle imbarcazioni ormeggiate.
Anche la guest house in cui abbiamo alloggiato aveva una bella vista sul porto e sui coloratissimi tramonti- per il pernottamento ci sono diversi hotel, guest house e homestay intorno al centro e nella parte più alta.
Escursione nel parco di Komodo
Dallo scalo della cittadina partono i viaggi verso l’isola di Komodo e Rinca e permettono più o meno comodamente di visitare il parco nazionale in barca in 2/3 giorni.
Ho prenotato l’escursione di gruppo di 2 giorni ed 1 notte solo il giorno prima della partenza, sarebbe stato meglio organizzarsi prima per avere più scelta ma le voci sugli scioperi ci avevano obbligato a ritardare l’arrivo a Labuan Bajo fino a che la situazione non si fosse normalizzata.
Una volta arrivati, abbiamo chiesto a diversi baracchini-tour operator sulla strada principale ma la maggior parte offriva viaggi di 2 notti/3 giorni o 3 notti/4 giorni che non avremmo avuto tempo di fare (contate che ad esempio per il viaggio di 3 notti bisogna arrivare a Labuan Bajo il giorno prima in modo da potersi imbarcare presto la mattina successiva, e ripartire eventualmente il mattino successivo allo sbarco poiché non ci sono voli alla sera – un totale di 5 notti)
Il prezzo per un’escursione della durata di due giorni ed una notte è molto variabile e dipende dal tipo di barca e di sistemazione, in base alla mia particolare esperienza penso che si possa andare dal mezzo milione di rupie fino a più di cinque milioni a testa: per “crociere” più confortevoli o di lusso, o trip privati, i prezzi possono salire anche di molto.
Nel nostro caso si trattava di un’escursione di gruppo.
La barca che ci ha accompagnato in questi giorni era un grosso ex peschereccio con l’aria condizionata nelle cabine ma senza scarico del WC.
Tutti i pasti erano compresi, cucinati nella piccola cucina a bordo, e le condizioni igieniche non erano il massimo, ma per pochi giorni non è stato per niente difficile adattarsi. Mi sento solo di dire che bisogna stare un po’ attenti, alcune barche non sono proprio sicure, meglio accertarsene prima di pagare in anticipo…
Il viaggio intorno a Rinca e Komodo è stato molto bello, degno di una puntata di National Geographic, in barca si passa in mezzo alle tante isole incantevoli e selvagge.
Abbiamo riconcorso l’alba su Padar Island con una salita di più di mille gradini fino al promontorio da cui si vede tutta l’isola con i suoi due rami di costa e si scattano foto assolutamente spettacolari, visitato l’incredibile spiaggia rosa dell’isola, abbiamo fatto snorkeling in mezzo a coralli, pesci tropicali, tartarughe e mante e per ultimo fatto visita ai draghi di Komodo sull’omonima isola.
I leggendari dragoni di Komodo
I draghi di Komodo (o varani) sono delle enormi e carnivore lucertole, anche molto pericolose. Vivono perlopiù nel National Park di Komodo, per quanto qualche esemplare si può incontrare nella vicina Flores (nuotano pure). All’interno del parco si viene accompagnati da una guida esperta, non ci si può avvicinare troppo ai dragoni ed è meglio non disturbarli eccessivamente. Sono una specie purtroppo in via d’estinzione, di cui rimangono circa 3000 esemplari in tutto.
La cosa non dovrebbe sorprenderci dal momento che, non solo sono cannibali ma le mamme mangiano anche i loro stessi piccoli, può capitare che le uova si schiudono, non riconoscano i figli e li attacchino scambiandoli per predatori del nido!
Per avere più possibilità di avvistare qualcuno è meglio arrivare al parco nelle prime ore del mattino, quando i Komodo sono soliti spiaggiarsi per ricaricare le pile al sole, oppure, è meglio evitare la stagione dell’accoppiamento che va da maggio ad ottobre perché in questo periodo rimangono molto nelle loro tane.
A conti fatti tutto il percorso è stato incredibile e il parco nazionale di Komodo è uno dei posti più belli e scenografici che abbia mai visto.
