Indonesia: Consigli di viaggio

Quando si va in posti molto lontani spesso ci si può sentire un po’ spaesati, non conosciamo i luoghi e le usanze e non sappiamo bene come organizzare il viaggio.

Di seguito alcuni consigli testati direttamente sulla mia pelle che avrei voluto leggere prima di partire e che spero possano tornare utili a qualcun’altro.

Prima della partenza

Per quanto riguarda visto, validità del passaporto, sanità, obblighi vaccinali etc., prima di partire conviene sempre fare un giro su Viaggiare Sicuri sulla pagina dedicata all’Indonesia, il sito è sempre aggiornato ed essendo istituzionale le informazioni sono sicure e verificate.

In generale, è necessario il passaporto e il visto che può essere richiesto direttamente all’arrivo in aeroporto (da pagare in contanti).

Molto importante è sottoscrivere un’assicurazione sanitaria quando si viaggia fuori dall’Europa (io l’ho acquistata al momento della prenotazione del volo direttamente con Qatar Airways, molte compagnie aeree propongono assicurazioni che coprono tutta la durata del viaggio).

Qualsiasi assicurazione si decide di scegliere è bene controllate i massimali, cosa copre e che sia legalmente valida in Indonesia.

Spostamenti

La variabile principale nei tempi di spostamento via terra è il traffico. Un tragitto che in linea d’aria può sembrare relativamente breve, come quello di 35km tra l’aeroporto di Denpasar e Ubud, può richiedere anche una o due ore a seconda del traffico.

I Taxi Blue Bird attivano il tassametro, i prezzi sono sempre bassissimi, solitamente un po’  meno rispetto ai taxi “local”  ma in questo modo si risparmia qualche euro (da regalare alla fine al vostro driver come mancia)

A Bali, ed in generale, nei posti più turistici dell’ Indonesia, oltre ai classici taxi sono presenti Grab e Gojek (l’equivalente del nostro Uber), sono molto economici e pratici (basta scaricare l’app da cellulare, e pagare in contanti direttamente al driver oppure in anticipo con la carta), tenete però presente che c’è una sorta di “astio” da parte degli autisti locali nei loro confronti (ma anche nei confronti delle compagnie grosse come Blue Bird): spesso vengono ostacolati, e in alcune strade sono ben visibili i cartelli che vietano loro di effettuare il pick-up.

A mio parere mezzo migliore per muoversi autonomamente è lo scooter, serve una patente internazionale e un po’ di dimestichezza dal momento che la guida è a sinistra e che il traffico è molto intenso e segue norme e abitudini diverse da quelle occidentali. II prezzi per un noleggio giornaliero si aggirano intorno a 100k rupie (6 euro)

Connessione

Il wi-fi è ovunque nei posti turistici, se si ha necessità è possibile acquistare una e-sim con la connessione internet.

Si trova facilmente in aeroporto ed è totalmente virtuale.

Pagamenti

Tenete un po’ di contanti: anche se nei posti più turistici è quasi sempre possibile pagare con carta in alcuni sono accettati solo i contanti, in molti altri invece viene applicata commissione del 2-3% per i pagamenti con carta.

È facile trovare in giro ATM per prelevare, ma spesso è previsto un limite al prelievo di 2 milione di rupie (120 euro).

Inoltre, controllate sulla macchina l’indicazione del taglio di banconote con cui vi verranno dati, quasi sempre in banconote da 50k o 100k: nel primo caso per avere un centinaio di euro nel portafoglio vi dovreste portare dietro una mazzetta di 40 banconote! 

Ambiente

Nel mio racconto sul viaggio a Bali e Indonesia non potevo tralasciare questo argomento che mi sta molto a cuore.

Purtroppo, dal punto di vista della cura ambientale ho notato che il paese è molto indietro. La raccolta differenziata viene fatta difficilmente, molti incantevoli luoghi sono sommersi da plastica e spazzatura. Tutta la natura ne risente, animali, piante, alberi, i coralli nei pressi delle coste sono molto danneggiati e alcuni hanno perso i loro bellissimi colori. 

La presenza di così tante persone e turisti di certo non aiuta.

Per fortuna stanno nascendo tante associazioni che si prendono cura dell’ambiente, alle isole Gili ad esempio, la plastica viene sempre differenziata e riciclata.

Da semplici visitatori spesso si tende a pensare che non si possa fare molto per aiutare, o peggio, sono i turisti (della peggior specie a mio parere) a sporcare a loro volta. 

In realtà, anche nel nostro piccolo possiamo fare molto: non sporcando prima di tutto ma anche prendendo parte ad iniziative organizzate per la pulizia delle spiagge o delle foreste.

Digital Nomad

In tutta Bali c’è una grossa presenza di Digital Nomad (per chi non lo sapesse sono i lavoratori da remoto, con internet e pc).

Il fuso orario per chi lavora dall’Europa secondo me è abbastanza vantaggioso: se si lavora 8h al giorno si inizia a lavorare alle 14 indonesiane potendo sfruttare quasi tutte le ore di luce (a Bali il sole tramonta abbastanza presto, alle 19 è praticamente già notte).

Ci sono tanti posti di coworking dove si incontrano tanti viaggiatori e lavoratori da remoto!

Ultimo consiglio non richiesto

Ultimo consiglio ma non meno importante: rispettate sempre il posto, le persone, la cultura e la religione, imparate qualche parola in Bahasa Indonesia (la lingua ufficiale) come grazie, prego, ciao…è il minimo per ringraziare la dolcissima accoglienza delle persone del posto.

Infine, se potete, viaggiate leggeri! Serve davvero poco per godersi al massimo un viaggio in Indonesia: scarpe comode, costumi e vestiti  semplici, partite con uno zaino non troppo pieno, sarà più facile muoversi e rimpacchettare tutto ad ogni spostamento.

Buon viaggio!

2 commenti su “Indonesia: Consigli di viaggio”

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