New York in 3 giorni

New York city non ha bisogno di presentazioni, chi non ha mai pensato di visitare New York? 

Non sono mai stata troppo curiosa degli Stati Uniti in generale ma la grande mela ha sempre attirato un po’ la mia attenzione.

Un po’ mainstream, un po’ da italiano medio all’estero, ma tutti viaggiatori ci caschiamo almeno una volta nella vita.

E così anche io alla fine ho ceduto al fascino newyorkese delle ricche vie dell’Upper east side, dei grattacieli del Financial District, della puzzolente e piena di topi subway fino all’immenso Central Park e alla gioiosa e colorata Soho.

Manhattan

Quasi di passaggio prima di approdare alle Bahamas, abbiamo deciso di fermarci qualche giorno cercando di non farci mancare niente.

Un assaggio di americanità pura: pancakes, bandiere statunitensi ovunque, strade immense e fumo che esce dai tombini.

New York è una città viva in tutti i sensi e, onestamente, 3 giorni non sono abbastanza per visitarla tutta ma nel mio caso sono stati sufficienti ad esaurire metà del budget dell’intero viaggio e la mia pazienza per i luoghi affollati e la vita da città.

Una premessa d’obbligo: non tutti sanno che New York City non coincide con Manhattan (né con l’intero stato di New York che ha come capitale Albany).

Manhattan è un distretto di questa immensa città.

Documenti per entrare in USA

Per entrare negli Stati Uniti serve il passaporto.

Inoltre, per i soggiorni inferiori a 90 giorni non è necessario fare la richiesta del VISA ma è sufficiente l’ESTA che è da richiedere prima della partenza, costa intorno ai 20 dollari e l’approvazione, nel nostro caso, è arrivata in meno di 24h (per evitare qualsiasi problema è meglio chiederlo almeno una settimana prima della partenza).

È importante considerare anche che ci sono tante altre regole (ad esempio restrizioni per chi, nei mesi precedenti, è stato in determinati paesi) per questo è sempre meglio affidarsi a fonti ufficiali.

Prima di viaggiare io consulto sempre il sito di Viaggiare Sicuri, qui il link alla pagina dedicata agli Stati Uniti.

Come arrivare a New York

Per chi parte da Milano o Roma i collegamenti sono ormai moltissimi con voli diretti.

Noi abbiamo viaggiato con ITA Airways da Milano.

Il volo dura più o meno 9h, la compagnia offre due pasti per questo tipo di tratta (è possibile selezionare la preferenza del pasto prima della partenza, indicando eventuali richieste) ed è abbastanza comodo.

A mio parere nulla da invidiare rispetto ad Emirates o Qatar.

Il nostro volo in “media” stagione (maggio) è costato poco più di 450 euro andata e ritorno.

Dall’aeroporto JFK a Manhattan

Per arrivare al centro città dall’aeroporto di JFK con i mezzi pubblici bisogna prendere l’Air train fino a Jamaica station e da lì la metro, il totale del viaggio è intorno agli 11 dollari e dura quasi 1h.

Ovviamente sono disponibili anche i Taxi e Uber (usatissimo dai Newyorkesi).

Al ritorno abbiamo optato per Uber, in questo caso il viaggio nelle ore non di punta costa sui 70/80 dollari e anche in questo caso ci impiega quasi 1h.

Quando andare?

Secondo la mia esperienza, il periodo migliore va da aprile fino a giugno perché non fa né troppo caldo né troppo freddo.

A fine maggio abbiamo trovato temperature perfette per girare a piedi senza collassare sotto al sole.

D’inverno per me fa troppo freddo ma so che è una meta molto ambita soprattutto nel periodo natalizio e a capodanno.

Come muoversi a Manhattan?

La metro (Subway!!) è ovunque a Manhattan, si raggiunge agevolmente qualsiasi punto di maggiore interesse e costa solo 2 dollari a tratta. 

Il vero problema è che puzza davvero molto ed è piena di topi e blatte. 

A volte abbiamo optato per Uber, non super economico ma decisamente più comodo.

Dove alloggiare?

Dopo alcune ricerche ho capito che il posto migliore per noi e per visitare Manhattan comodamente era partendo dal Financial District (la parte bassa di Manhattan è indicata nelle metro come Down Town o Lower Manhattan).

Abbiamo alloggiato in un hotel grattacielo con delle vetrate enormi e una vista sulla città e abbiamo goduto di tramonti e albe spettacolari.

Financial District

Ovviamente i prezzi in questa zona sono abbastanza alti, ma si trovano soluzioni più convenienti spostandosi un po’.

Manhattan- un itinerario di 3 giorni

Come accennato prima tre giorni non sono sufficienti per poter visitare la città che è davvero tutta da scoprire, ma sono abbastanza per poter “acchiappare” i principali punti di interesse e poter dire di essere stati almeno una volta a NEW YORK!

Central Park

Ma arriviamo al dunque: cosa siamo riuscite a vedere in soli tre giorni in una delle città più grandi del mondo?

Di seguito il mio, come al solito umilissimo, itinerario di New York.

Giorno 1

Partendo da Downtown e più precisamente dal Financial District, abbiamo fatto colazione nel costosissimo George’s sulla Greenwich St. con dei super pancakes alla modica cifra di 70 dollari per tre persone.

George’s

Dopo una colazione del genere avevamo davvero tutte le energie per camminare 12h no stop e così siamo partire alla scoperta della parte più bassa di Manhattan.

In zona Financial District è possibile visitare il One World Observatory. Volendo si può salire in cima e godere di una vista incredibile su tutta la città.

Accanto si trova il National September 11 memorial: si tratta di due enormi cascate scavate nello spazio delle fondamenta delle Torri Gemelle con ai bordi delle lastre di bronzo in cui sono incisi i nomi delle persone morte nell’attentato del 2001.

National September 11 Memorial

Dal Memorial abbiamo poi imboccato la famosissima Brodway e ci siamo dirette a Soho a piedi.

Il tragitto è di circa 40 minuti mentre se si vuole deviare un po’ per passare anche da Chinatown ci si impiega circa un’ora per una veloce visita alla scoperta di questi vivaci quartieri.

Il tragitto può essere fatto anche agevolmente con la metropolitana.

Soho (diminutivo di South of Houston ) è una delle zone di Manhattan che ho preferito, pienissima di ristoranti e bar alla moda.

Abbiamo poi proseguito con la metro E da Soho fino a Times Square: la fermata nei pressi di Soho si chiama Spring st. e la metro da prendere è la E, per poi scendere nella 42st.

Time Square è una piazza spettacolare, soprattutto la sera, molto colorata e piena di gente, degna di un film.

La confusione non ci ha invogliate a fermarci troppo ma è sicuramente una tappa della città da non perdere.

Time Square

Giorno 2

Il secondo giorno l’abbiamo dedicato alla visita dell’Upper East Side (una delle zone più ricche della città) e all’immenso Central Park.

Abbiamo raggiunto Upper East Side con la metro e il Central Park a piedi dal quartiere, la passeggiata è piacevole e permette di esplorare la zona con i suoi ricchi e bellissimi palazzi.

Central Park

Il Central Park è una città nella città, è immenso ed è quasi impossibile visitarlo tutto in un solo giorno. Partendo dalla parte più a sud, e quindi, accedendo al parco dalla 5th si raggiunge il The Mall e la Literary Walk, spostandosi più ad ovest si può visitare lo Strawberry Field accanto al The Lake e se non siete troppo stanchi, procedendo verso nord est, il Metropolitan Museum of Art.

Una info: il Central Park  è un parco artificiale, in passato era una palude ed è grande più di 300 ettari (si estende per più di 4km!).

Central Park

Giorno 3

L’ultimo giorno che avevamo a disposizione siamo partite alla buon’ora del mattino dal nostro hotel (in Financial District) abbiamo preso la metro e siamo arrivate fino all’Empire State Building sulla 34th. 

Empire State Building

Da lì abbiamo poi continuato a piedi fino al verdissimo Madison Square Park.

Madison Square Park

Verso il primo pomeriggio abbiamo preso un Uber per raggiungere il punto in cui è possibile ammirare lo spettacolare ponte di Brooklyn che collega appunto Brooklyn con Manhattan.

L’ideale per chi ha voglia è attraversalo tutto a piedi, sono circa 2km.

Una volta arrivate a Brooklyn ci sarebbe piaciuto esplorare un po’ anche questa parte della città, ma con i bagagli non era per nulla comodo (anche se abbiamo viaggiato sempre leggerissime), inoltre, anche il tempo a disposizione era molto poco.

Alla fine ci siamo dirette al porto per continuare il nostro viaggio: ci siamo imbarcate sulla crociera diretta in Florida e Bahamas (qui ho raccontato anche questa parte della vacanza).

Dalla nave siamo riuscite a vedere, con un posto in prima fila, la maestosa statua della libertà e tutta Manhattan che da quella prospettiva sembrava un isolotto in mezzo al mare, le cui palme e alberi erano state sostituite da enormi grattacieli e palazzi.

Statua della libertà

Nota Bene: Se avessimo avuto un paio di giorni in più avremmo voluto visitare il museo del MoMA, il teatro di Broadway, fare una passeggiata sull’High Line e visitare anche Ellis Island.

Per questo viaggio abbiamo salutato New York dalla nostra nave.

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