Salina è una delle sette isole dell’arcipelago delle Eolie (patrimonio UNESCO) in Sicilia.
Le Eolie sono isole vulcaniche e, in ordine di grandezza, sono: Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea.
Per un breve fine settimana abbiamo deciso di fare una gita a Salina.
La nostra scelta è ricaduta su questa isola perchè alcuni amici ci erano stati prima e ce ne avevano parlato molto bene, raccontandocela come un’isola verde e più rurale rispetto alle altre Eolie.
Su alcune guide e altri blog, abbiamo letto che il suo paesaggio verdissimo, nonostante l’origine vulcanica dell’isola, è dovuto alla presenza di sorgenti di acqua dolce.
In realtà, diverse persone del posto hanno smentito questa informazione, sembrerebbe, invece, che il verde sia dovuto al terreno particolarmente minerale. Ma ci tengo a precisare che anche questa informazione non è verificata.
Il panorama di Salina è fatto del verde dei boschi che si abbina benissimo al blu del mare e che insieme regalano un panorama che visto dall’alto fa sgranare gli occhi!
L’atmosfera, inoltre, è resa ancora più intrigante dai maestosi ex vulcani ricoperti totalmente di vegetazione che rendono il tutto un po’ misterioso e intrigante.
Indice
Come arrivare a Salina?
L’unico modo per raggiungere Salina (e in generale le Eolie) è via mare.
Se si viaggia senza mezzo proprio ha senso optare per gli aliscafi che sono anche la modalità più veloce.
L’unica compagnia che effettua la tratta dalla Sicilia (Messina e Milazzo) e dalla Calabria (Reggio Calabria) si chiama Liberty Lines.
Da Milazzo sono disponibili anche i traghetti della compagnia Caronte&Tourist dove è possibile imbarcare la propria auto o moto.
In generale i traghetti sono molto più lenti e il tempo di percorrenza è del doppio rispetto agli aliscafi ma sono sempre attivi anche in caso di maltempo e mareggiate.
Per quanto riguarda gli aliscafi, invece, in caso di mare molto mosso potrebbero essere sospesi.
In generale, sono previste le fermate di Lipari e Vulcano prima di arrivare a Salina e i porti di attracco sull’isola sono Santa Marina e Rinella.
Da Reggio Calabria ci sono diverse corse settimanali con collegamento diretto e tempo di percorrenza di circa 2h e 20.
Mentre da Milazzo e da Messina sono più frequenti e con un tempo di percorrenza più breve (circa 1h e 30).
Il prezzo in alta stagione si aggira intorno ai 60 euro andata e ritorno, ma per ogni informazione di dettaglio rimando al sito della compagnia.
Come muoversi sull’isola?
Per visitare l’isola serve necessariamente un mezzo.
Noi abbiamo noleggiato un motorino elettrico con la compagnia Noleggio Experience Salina al prezzo di 35 euro al giorno (per tre giorni).
In generale mi sono trovata bene, loro offrono anche il servizio di ritiro e consegna dei bagagli in hotel e la proprietaria è molto disponibile e reattiva.
L’unica cosa che mi sento di segnalare è che le strade dell’isola sono tutte in salita e in due sul motorino elettrico si va un po’ lenti.
Dove dormire?
I centri abitati dell’isola e anche i luoghi di particolare interesse sono i comuni di Santa Marina e Malfa e le frazioni di Lingua, Rinella e Pollara
Noi abbiamo alloggiato a Malfa all’A’Alera. Hotel molto carino con vista sul mare e sul porto di Malfa e una colazione interamente homemade!
Cosa vedere a Salina in un fine settimana?
Secondo la mia esperienza un fine settimana (3 giorni e 2 notti) è sufficiente per visitare Salina.
Di seguito il nostro piccolo itinerario:
Giorno 1 Pollara
Giorno 2 Rinella (e Leni)- Malfa
Giorno 3 Lingua – Santa Marina
Giorno 1: Pollara
Nel primo pomeriggio siamo arrivati a Santa Marina e abbiamo ritirato il motorino direttamente al porto.
Ci siamo diretti in hotel (a Malfa) per il check in e per lasciare gli zaini e da Malfa abbiamo raggiunto Pollara in scooter.
Già tutto il viaggio (di circa 15min) è una sorpresa: non mi aspettavo di vedere un panorama così bello!
A Pollara non c’è una vera e propria spiaggia perché la costa è rocciosa e ci sono molti scogli, per raggiungere il mare bisogna scendere diversi gradini.
Il posto sicuramente vale la fatica, l’acqua è molto bella e limpida e con maschera e boccaglio si può fare un po’ di snorkeling per ammirare il fondale roccioso e tantissimi pesci.
Noi abbiamo noleggiato un SUP al prezzo di 15 euro all’ora dall’unico chiosco che c’è sulla roccia. Con la tavola abbiamo raggiunto anche il bellissimo e maestoso arco naturale ( da non perdere!!).
A Pollara, tappa d’obbligo dopo il mare è il bar L’Oasi che si trova subito dopo la chiesa (5 minuti in motorino dal mare).
In un’atmosfera suggestiva e rilassante, il bar trasmette ogni giorno al tramonto il film Il Postino che è stato girato sull’isola.
L’aperitivo è 100% locale con verdure sott’olio e pane caldo, e anche i cocktail sono particolari.
La novità di quest’anno, ad esempio, è la capperosca (caipiroska al cappero).
Per una birra, una coca cola, una granita al limone e un piatto di aperitivo misto abbiamo speso 17 euro.
Dopo il bellissimo tramonto siamo tornati a Malfa per cena e per visitare il piccolo centro.
Per quanto riguarda i ristoranti della zona in via Roma ne troverete diversi.
Purtroppo non mi sento di consigliare nessuno di quelli che ho provato io, sono molto turistici e i prezzi sono alti.
Giorno 2: Rinella e Leni – Malfa
Dal nostro hotel a Malfa fino a Rinella la distanza è poco meno di 10km e con un motorino elettrico ci si impiega circa 20 minuti.
Mentre Leni si trova qualche km prima di Rinella.
Abbiamo fatto una sosta a Leni per una breve passeggiata, il centro è piccolissimo e non ci sono particolari punti di interesse ma c’è un bel panorama su Rinella che si può ammirare dal Belvedere Rinella.
Rinella, invece, è molto carina con una spiaggia di terra vulcanica nera che contrasta benissimo con l’azzurro limpido del suo mare.
Da non perdere la buonissima granita ricotta e capperi da Pa.Pe.Rò. al Glicine, si trova solo qui!! (potreste trovare un po’ di fila ma decisamente ne vale la pena).
Spostandosi un po’ a piedi dal centro e risalendo la costa verso ovest si arriva al ristoro Venezia (quando siamo andati noi era chiuso) e proseguendo si arriva ad un altra spiaggia.
Di ritorno da Rinella ci siamo fermati a Malfa, anche qui non esiste una vera e propria spiaggia di sabbia ma di pietre scure e molto grandi, un po’ scomoda ma davvero caratteristica con un suggestivo e unico bar fronte mare.
Prima di cena abbiamo deciso di visitare l’ azienda vinicola di Nino Caravaglio.
La cantina è molto piccola e non c’è molto da vedere, lo stesso vale per i vigneti perché si tratta di 35 piccoli appezzamenti sparsi per tutte le isole Eolie.
Per la degustazione, invece, ne vale la pena, si possono provare più di 5 vini diversi, dai bianchi ai rossi più intensi (bianco, bianco macerato, rose e due rossi) e sono compresi anche degli stuzzichini.
L’atmosfera è conviviale e accogliente, Nino Caravaglio racconta appassionato la sua storia di vinificatore e dei suoi vini.
Per questa degustazione abbiamo speso 25 euro a testa.
Giorno 3: Lingua- Santa Marina
Il giorno della partenza avevamo l’aliscafo alle 15 dal porto di Santa Marina.
Per questo abbiamo pensato fosse comodo visitare le zone vicine.
Santa Marina e Lingua (che si trova a 3km a sud di Santa Marina).
A Lingua c’è un bel lungomare e alla fine della strada una passerella in legno porta direttamente al lago di sale e al museo (chiuso).
La particolarità del paesino, infatti, sono le saline, ad oggi non più attive.
Abbiamo pranzato Da Alfredo con il tipico pane cunzato.
Infine, abbiamo fatto una breve visita anche a Santa Marina e alla centrale Via Risorgimento piena di bar, panifici e negozietti.
In conclusione
L’isola di Salina è un posto bellissimo, con una natura verde incantevole e atipica.
Ogni angolo ha un panorama che vale la pena di essere visto e l’acqua del mare limpida, sembra pura!
Consiglio veramente l’isola perché è un posto incantevole.
Ma se si ha un budget non troppo alto è meglio limitare le cene nei ristoranti e arrangiarsi con pasti a sacco o, se si ha la possibilità, cucinare ogni tanto in casa (ci sono alcuni supermarket dove fare un la spesa a Malfa ad esempio c’è il Conad e a Leni il Despar).
Infine, Salina è piena di specialità culinarie: dal pane cunsato, alla granita ricotta e capperi. Per souvenir portatevi a casa dei caperri (sono stra buoni) e una bottiglia di Malvasia (il vino dolce tipico dell’isola).
Carissima che grande regalo che mi hai fatto, ne farò tesoro di tutto quello che hai scritto e sei bravissima, il tu blog e bellissimo e ti prego di continuare ad aggiornarlo , il prossimo anno andrò a Salina e isole Eolie tutte e seguirò le informazioni e i consigli che hai scritto . Ti prego di viaggiare più possibile nella nostra bella Italia , perché io da ora in poi vorrò viaggiare qui , abbiamo posti meravigliosi ! Aspetto con ansia il tuo prossimo viaggio (la Calabria sarebbe bella conoscerla a fondo) quest’anno sono stata a Tropea , uno spettacolo e vorrei conoscere altri posti di quella regione ! Ciao alla prossima Carmen ❤️🥰