Nell’entroterra di Bali: Ubud

Le strade ad Ubud sono piccole e trafficate e spesso può risultare difficile camminare a piedi ma ad ogni ora del giorno profumano di cibo e incenso e il centro è pieno di negozietti di artigianato e piccole gallerie di artisti locali.

Risaie di Tegalalang
Risaie

Come arrivarci

Abbiamo raggiunto Ubud dopo quasi due giorni di viaggio dall’Italia: per risparmiare un po’, o forse perché post covid i voli dall’Italia non erano moltissimi,  abbiamo trascorso una notte all’aeroporto di Doha prima di prendere il secondo aereo per Jakarta e un’altra notte a Jakarta prima di ripartire il giorno successivo per Bali.

Dall’aeroporto di Denpasar il tragitto in macchina è di circa 1h e mezza (a seconda del traffico) e il prezzo per il taxi si aggira intorno alle 300k rupie indonesiane (20 euro).

Dove dormire

L’offerta di hotel è davvero molto ampia, e rispetto al sud dell’isola (Seminyak, Kuta, penisola di Bukit) ho notato che i prezzi sono un po’ più bassi.

Basta fare un giro su Booking e si trovano resort molto belli con piscine infinity e immersi nel verde, spesso la prima colazione non è inclusa nel pernottamento, ma in centro ci sono tanti posticini carini (e buoni) dove poterla consumare.

Il nostro hotel si trovava  nei pressi della centralissima Monkey Forest, santuario e habitat naturale di centinaia di piccole scimmiette che non sempre rimangono all’interno della loro foresta, anzi durante il giorno si divertono a fare giri in città e importunare gli sventurati turisti per trovare un po’ di cibo. Non è per nulla strano, infatti, incontrarne qualcuna per strada o in attesa di fronte alle porte dei minimarket per rubare la spesa ai clienti (direttamente dai sacchetti!).

Scimmie della Monkey Forest

L’hotel che abbiamo scelto e prenotato il giorno stesso dell’arrivo è il  Pertiwi Bisma 2, con belle camere indipendenti  e spaziose e una rilassante piscina immersa nel verde.

Ma come detto prima di soluzioni per pernottare ce n’è una quantità incredibile, per tutte le tasche e le esigenze, dagli homestay a pochi euro a notte fino ai resort con piscina privata in ogni villa.

Pertiwi Bisma 2

Cosa fare e vedere

Da punto di vista logistico, Ubud si trova in un punto strategico dell’isola, vicino a diversi luoghi di interesse e natura incontaminata.

A mio parere, molti posti possono essere visitati autonomamente, come le rinfrescanti (e molto turistiche) cascate di Tukad Cepung, Tegenungan e Tibumana

Mentre per altre è meglio affidarsi ad una guida esperta, come nel caso dell’imperdibile trekking all’alba su uno dei vulcani attivi più grandi di tutta Bali: il Kintamanii o Monte Batur e l’omonimo lago.

Non mancano i tour (privati e di gruppo) organizzati dai locals, in cui spesso è compresa la colazione e la possibilità di fare un bagno nelle sorgenti termali questi sono prenotabili direttamente dalla cittadina con qualche giorno di anticipo.

Da provare anche il Rafting sul fiume Ayung: è un rafting semplice e adatto a chiunque, non serve nessuna preparazione fisica, ma il percorso in mezzo al fiume è uno spettacolo per la vista, mi sono sentita minuscola difronte all’immensità della natura. Abbiamo prenotato questa esperienza il giorno prima (sarebbe meglio farlo con più anticipo…) direttamente dall’app Get Your Guide, questo in particolare era organizzato da Surya Bintang Adventure, ed era compreso anche il pranzo e il pickup dall’alloggio. Ma ci sono tantissimi tour operator che offrono la stessa esperienza, possono anche essere prenotati direttamente da Ubud in uno dei baracchini che si trovano per strada. I prezzi si aggirano intorno ai 30/40 euro a persona.

Sono molto famose (e anche piuttosto turistiche) le risaie Tegalalang, raggiungibili da Ubud con la macchina o in scooter in mezz’ora. Personalmente non ho apprezzato la confusione ma anche qui il panorama è molto bello e verde.

Risaie Tegalalang

Se un giorno non si ha abbastanza tempo o troppa voglia di fare lunghi tragitti e gite impegnative, la Campuhan Ridge walk è perfetta alternativa ai trekking più lunghi: è una piacevole passeggiata di circa 2km raggiungibile direttamente dal centro di Ubud. Il tragitto passa in mezzo ai villaggi e alle risaie che si perdono alla vista.

L’inizio del sentiero si trova a circa 1km a ovest dell’Ubud Palace, svoltando a destra in una stradina che porta all’hotel Ibah. 

Campuhan Ridge walk

Lungo il percorso ci sono diversi luoghi per rinfrescarsi con un cocco fresco godendosi il panorama delle risaie, noi abbiamo scelto il Bamboo Kitchen, un po’ difficile da raggiungere (bisogna arrivare in fondo, oltre l’hotel Kastara, e poi tornare indietro un pezzettino) ma gode di un posto prima fila sullo spettacolo verde della natura.

Bamboo Kitchen

Dove mangiare

Per quanto riguarda il cibo: inutile dirlo, ad Ubud c’è l’imbarazzo della scelta anche per chi segue una dieta vegana o vegetariana ed è possibile assaggiare i piatti tipici balinesi nei warung (piccoli caffè indonesiani) e nei locali in centro.

Qualche spunto l’abbiamo preso dalla nostra fedelissima compagna di viaggio Lonely Planet e abbiamo provato alcuni dei posti suggeriti, secondo me una nota particolare la meritano:

  • Clear Cafe, per me al primo posto tra i ristoranti che ho provato in Indonesia, la location è incantevole, si può scegliere di mangiare seduti per terra di fronte alla vasca dei pesci, i piatti sono squisiti.
  • Hujan Locale, cucina di livello un po’ più alto, cocktail molto buoni e ambiente rilassante
  • Liap Liap è un warung che offre piatti tipici indonesiani e balinesi cucinati su una brace visibile dalla strada, sono un po’ piccanti per i miei gusti ma è sempre possibile richiedere la variante meno piccante.
  • ShamanaMama Restaurant per una colazione a prova di foto instagrammabile (e super gustosa).

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